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Questa biografia aggiornata di Montserrat Grases esce all'indomani di un passo importante nel processo di beatificazione: il decreto sull'eroicità delle virtù, che le concede il «titolo» di venerabile. La Chiesa afferma che l'esempio di Montse può essere proposto alla devozione e all'imitazione dei fedeli e, come scriveva Paolo VI, «l'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri, o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni». Montse nacque a Barcellona il 10 luglio 1941, seconda di nove figli. Aveva un temperamento vivace e spontaneo, era piena di gioia, semplicità, generosità. Le piacevano lo sport, la musica, le danze popolari della sua terra; inscenava opere teatrali con i suoi molti amici. Quando aveva sedici anni si rese conto che il Signore la chiamava a una donazione completa e, dopo aver meditato, pregato e chiesto consiglio, chiese di essere ammessa nell'Opus Dei. Da quel momento si impegnò con maggior decisione e costanza a cercare la santità nella vita quotidiana, a scoprire la volontà divina nel compimento dei suoi doveri. Riusciva a trasmettere a molti dei suoi parenti e amici la pace che portava nel suo cuore. Pochi mesi dopo le fu diagnosticato un cancro (sarcoma di Ewing) al femore. La malattia durò nove mesi e fu causa di dolori molto forti, che lei accettò con serenità e fortezza. Anche se gravemente malata, continuò a manifestare una gioia contagiosa. Il dolore divenne un luogo di incontro con Gesù e con la Madonna. Quanti la frequentavano furono testimoni della sua progressiva unione con il Signore. Non ancora diciottenne, morì il 26 marzo 1959, Giovedì Santo. Molti affermarono che la sua breve vita era stata eroica ed esemplare. E la fama di santità si è diffusa sempre più.